Un’assessora veneta interviene nella questione delle presunte molestie degli Alpini durante il raduno di Rimini.
L’assessora della Regione Veneto Donazzan, di Fratelli d’Italia ad una tv locale di Vicenza si è espressa in merito alle molestie degli Alpini. L’assessora veneta ha detto di essere sicura che dietro queste segnalazioni di molestie non ci siano gli Alpini. Poi ha minimizzato la questione dicendo che lei sarebbe contenta se qualcuno le facesse un sorriso o la fischiasse dietro.
Sulla polemica che ha messo in cattiva luce una delle categorie intoccabili di alcune città del nord Italia, si interviene ancora creando altro trambusto. Ora arriva anche la dichiarazione di Elena Donazza, esponente di Fratelli d’Italia e assessora al Lavoro e alle Pari opportunità della Regione Veneto. «Chi getta fango sugli alpini dovrebbe vergognarsi. Ci sono state denunce? Vediamo chi si è macchiato di questo, sono quasi certa che non si tratta degli Alpini. E poi, perdonatemi, se uno mi fa un sorriso e mi fischia dietro io sono pure contenta».
Queste sono le parole dell’assessora in merito alle 250 segnalazioni di donne molestate dagli alpini nei giorni del raduno a Rimini. In questi giorni, stanno anche arrivando man mano le denunce presso i Carabinieri di Rimini. I fatti sono stati definiti gravissimi dal ministro della difesa Lorenzo Guerini e la ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti che si sono schierati dalla parte delle donne molestate.
“Giù le mani dagli Alpini”
Ma c’è anche chi difende gli Alpini come l’esponente del Pd di Rimini che ha creato polemiche all’interno del Partito democratico. Ora arrivano le dichiarazioni divisive di un’altra donna che definisce le segnalazioni di molestie come modo per gettare “fango e polemiche” solo perché si “abita nelle one dove gli Alpini sono molto presenti”.
L’assessora veneta aveva già preso le parti degli Alpini nei giorni scorsi sui social. Donnazzan aveva condiviso una foto sul suo profilo Facebook scrivendo: «Giù le mani dagli Alpini! Chi si riempie la bocca con queste parole verifichi prima di aprirla e di sparare fango alla ricerca di un po’ di visibilità mediatica!».